Di Raffaella Ronchetta

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Per noi bambini torinesi l’azzurro mediterraneo era quello che faceva capolino, dopo le curve e le gallerie della Torino Savona, in mezzo al grigio dell’autostrada e al verde delle colline. Là c’era il mare, la vacanza, la spiaggia.

Per intrattenerci si giocava: “Vince chi vede per primo il mare!”.

Ma l’importante non era vincere… era la gioia di quell’azzurro, che luccicava, con qualche vela colorata appoggiata sulla superficie.

L’azzurro mediterraneo è la casa più amata, di una zia amatissima, in Sardegna. Il profumo della macchia mediterranea del vialetto d’accesso. E poi sotto al terrazzo di casa, che sembra la prua di una nave, il mare.

Porta con sé il mare più bello del mondo: l’arcipelago della Maddalena, il gozzo, i tuffi, la sabbia rosa, il granito.

 

 

L’azzurro mediterraneo sono le vacanze in Corsica, con i bambini piccoli.

Libertà, luce e gioia.

È il primo tuffo in mare dopo l’inverno. Quegli aghi che ti pungono il corpo e ti ricordano che sì… sei ancora viva.

 

 

Sono le scogliere bianche di Zante, a picco sul mare.

 

 

Sono i sentieri ripidi ripidi delle calanques fra Marsiglia e Calais, che uniscono la gioia di un tuffo nel mare più freddo alla fatica della risalita.

 

 

Sono le dune di Cipro Turca, terra di confine, con la sabbia che scotta e il mare caldo che accoglie.

 

 

È la Tavolara, un’isoletta nell’isoletta, con il mare tutto attorno e una casetta senza luce né acqua.

 

 

È l’Asinara, dove giri in bicicletta fra asini, calette e colonie penali.

 

 

L’azzurro mediterraneo sono le vacanze, la spensieratezza, la scoperta di nuovi lidi e il ritorno a luoghi amati.

Le giornate lunghe con il sole che tramonta o sorge sulla spiaggia.

È il tempo dilatato della vacanza, serenità, gioia e il non pensare al domani, solo qui e ora.

Aspettiamo di tuffarci di nuovo in quell’azzurro, sentire gli aghi che pungono il corpo e pensare… “sì, siamo ancora vivi!”

 

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Raffaella Ronchetta

Sono giornalista e consulente di comunicazione.
Aiuto i liberi professionisti, le associazioni, le piccole aziende a curare la propria comunicazione e a veicolarla scegliendo il canale migliore, per far conoscere progetti, prodotti, idee, eventi. Attraverso la scrittura e l’ufficio stampa, aiuto i marchi a posizionarsi, gli eventi a farsi conoscere, le aziende e le associazioni a raccontarsi, mixando attività online e offline. Da qualche anno mi occupo di crowdfunding, un magnifico modo per dare gambe a progetti che altrimenti resterebbero solo sogni nel cassetto. Sopra ogni cosa amo viaggiare.
Ho 5 figli maschi che mi regalano visioni del mondo differenti.