Plautilla Nelli : La Prima Pittrice di Firenze
Plautilla Nelli, al secolo Polissena de’ Nelli, rappresenta una figura pionieristica nell’arte rinascimentale fiorentina, dominata dagli uomini. Religiosa domenicana, è considerata la prima donna pittrice di Firenze.
La Scelta Monastica e l’Ambiente Artistico
Nel 1538, a quattordici anni, Plautilla entrò nel convento domenicano di Santa Caterina da Siena a Cafaggio. La sua vita monastica si intrecciò indissolubilmente con l’arte: il convento incoraggiava le attività artistiche, promuovendo non solo la preghiera ma anche lo studio e il disegno.
In un’epoca in cui la formazione artistica era inaccessibile alle donne, il chiostro fornì paradossalmente a Plautilla un ambiente protetto dove sviluppare le sue abilità. Qui diede vita alla prima bottega d’arte interamente femminile di Firenze, sfidando le limitazioni di genere dell’epoca. Molte opere nascevano da collaborazioni, firmate collettivamente come “Madre Suor Plautilla e le compagne”.
Formazione e Stile Artistico
Plautilla fu in gran parte autodidatta, apprendendo copiando le opere di “eccellenti maestri”. L’impossibilità di studiare nudi maschili per i voti monastici influenzò il suo stile: le figure maschili apparivano spesso femminili, trasformando questa restrizione in una forza artistica distintiva.
Sviluppò uno “sguardo femminile” unico sulle narrazioni sacre, concentrandosi sulla “resa femminile dell’emozione religiosa”. Un motivo ricorrente nei suoi ritratti di Santa Caterina è la presenza di una lacrima, simbolo della capacità femminile di empatia con la passione di Cristo.
Caratteristiche dell’Opera
Lo stile di Nelli si caratterizza per semplicità, solennità e profonda spiritualità cristiana. I suoi dipinti riflettono il “mondo interiore di monaca claustrale” attraverso un “realismo emotivo” che evoca compassione e guida verso un’esperienza spirituale più profonda.
La sua decisione di creare pale d’altare di grandi dimensioni, come l’Ultima Cena, fu audace per l’epoca, quando le monache-artiste erano confinate a opere più piccole. La scala monumentale delle sue opere devozionali permetteva una contemplazione spirituale immersiva.
L’Ultima Cena: Capolavoro Monumentale
L’Ultima Cena di Plautilla Nelli, dipinta per il refettorio del suo convento e oggi conservata nel Museo di Santa Maria Novella, rappresenta l’unica Ultima Cena conosciuta dipinta da una donna nel Rinascimento. Plautilla scelse di raffigurare il momento in cui Cristo rivela che sarà tradito, emulando l’idea leonardiana di ritrarre gli Apostoli nel dinamismo delle loro emozioni – una soluzione che aveva rinnovato la tradizionale rappresentazione dell’Ultima Cena nella pittura fiorentina.
L’opera rivela la particolare attenzione di Plautilla ai dettagli: le rifiniture delle stoviglie sono rese con una precisione tutta femminile, così come i cibi disposti in tavola in modo realistico. Tuttavia, come notato da Vasari, i volti degli Apostoli appaiono molto femminili, riflettendo l’impossibilità della pittrice di studiare modelli maschili.
Dopo un restauro durato 4 anni, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding dalla AWA (Advancing Women Artists Foundation) l’opera è stata ricollocata nel refettorio del museo, restituendo al pubblico questo straordinario esempio di arte monastica femminile.
Riconoscimento e Fede
Plautilla fu una delle poche artiste del suo tempo a firmare le opere, aggiungendo spesso “Orate pro Pictora”. I nobili fiorentini commissionavano le sue opere convinti che, dipinte da una suora, fossero intrise di autentica spiritualità, perfette per le cappelle private.
Un’Eredità Ritrovata
La figura di Plautilla Nelli, a lungo dimenticata, è stata riportata alla luce grazie al lavoro della fondazione Advancing Women Artists (AWA), che dal 2009 si dedica al recupero delle opere di artiste del passato. Il suo caso dimostra quanto ancora ci sia da scoprire nella storia dell’arte, quando si guarda oltre i nomi canonici per restituire dignità a talenti ingiustamente trascurati.
Oggi Plautilla Nelli non è più solo una curiosità storica, ma una testimonianza concreta di come l’arte possa fiorire anche nelle condizioni più improbabili, trasformando i vincoli in opportunità creative e aprendo strade nuove per le generazioni future.
Bibliografia
- Vasari, Giorgio. Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, Firenze, 1568.
- Navarro, Fausta (a cura di). Plautilla Nelli: arte e devozione sulle orme di Savonarola, Livorno, Sillabe, 2017.
- Fortune, Jane. Invisible Women, Forgotten Artists of Florence, Advancing Women Artists Foundation, 2009.
- Fortunato Marchese, Vincenzo. Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Bologna, 1845.
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