Di Manuela Imperiali

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Oro è il magnifico colore che mi ha accompagnato durante l’anno che si è appena concluso. Sono felice di ritrovarlo qui, perché già mi manca.

L’ho cercato, fissato, fotografato in tipologie di oggetti diversi, e in particolari pescati un po’ ovunque.

Ho condiviso l’emozione che mi arrivava nel guardarlo. Ho condiviso quel suo senso di pienezza, di carica, di forza che mi comunicava.

Quel suo essere bellezza, al di là del valore materiale degli oggetti stessi.

 

Per me oro è un colore autonomo. 

Un colore pieno, che basta a sé stesso.

È il colore della saggezza.

È il colore della conoscenza profonda delle cose.

 

Se lo accogliamo, il colore racconta di noi.

Se lo scegliamo in maniera istintiva, parla per noi.

Se guardato attraverso il significato del colore emozionale, comprendiamo che un colore non è per sempre, non racconta di caratteristiche ben definite e universali. Ma parla di mille sfumature del momento, le nostre, parla di mille sottigliezze, di segreti sussurrati.

 

Il racconto segreto dell’oro è quello della ricerca di equilibrio tra due opposti.

Parte femminile e parte maschile.

Parte razionale e parte istintiva.

Tra quello che siamo nel profondo, che sentiamo, che desideriamo e quello che viviamo veramente, nella quotidianità.

 

Oro parla della centratura, del lavoro su noi stessi per trovare la nostra identità, del connettersi alla nostra essenza profonda.

Quando lo scegliamo in maniera istintiva raccontiamo del nostro essere in viaggio, in viaggio verso di noi, scoprendoci un po’ ogni giorno di più.

Raccontiamo del bisogno di ritrovarci, di ritrovare sicurezza, di ritrovare fiducia in noi stessi.

Raccontiamo del bisogno di ritrovare la nostra consapevolezza.

Di ritrovare la nostra Luce.

 

Scegliendolo raccontiamo anche a volte di stanchezza, di stress da eccesso di impegni gravosi che ci affaticano, del nostro eccesso di pianificazione.

A volte affidiamo alla sua scelta l’esternazione della nostra insoddisfazione, il nostro continuo rimuginare sulle cose, il nostro sentirci a disagio, il nostro metterci alla prova ogni giorno.

 

A volte chi lo sceglie sta vivendo un momento di cambiamento fisico naturale, come l’adolescenza o la menopausa, oppure causato da problemi fisici inattesi, che non accetta. E non accettando questi cambiamenti ci si sente a disagio, e sentendosi a disagio con sé stessi, non ci si ritrova e ci si perde.

Non ci si “digerisce”.

Come a volte non si digeriscono situazioni, persone e cose, e si avverte, a livello fisico, una sensazione come di blocco nella zona del plesso solare.

 

 

In questi casi l’oro della cosmesi emozionale ci accompagna a rilassarci, a distenderci.

Possiamo ritrovare la consapevolezza del nostro valore, viverlo, e portarlo all’esterno, attraverso l’uso degli strumenti, preziosi e sorprendenti, che la cosmesi emozionale ci fornisce, creati dalla sapiente unione della cromoterapia e dell’aromaterapia.

Un colore usato in maniera funzionale sulla pelle, attraverso l’utilizzo di oli o sieri, un profumo accolto con l’intento di migliorare la nostra quotidianità, possono mostrarci la strada per conquistare chiarezza e serenità.

 

E uniti alla nostra volontà di crescita, possono aiutarci a diventare osservatori di noi stessi, e non severi giudici, per imparare a digerire situazioni vissute e per concedere a noi stessi di esternare la nostra bellezza interiore e di risplendere.

E per consentirci di assaporare il dolce gusto della gratitudine, per tutto quello che di meraviglioso siamo.

 

Foto-prodotto AltearahBio, Francia. Linea prodotti Cosmesi Emozionale distribuita in Italia da Hps Milano.

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Manuela Imperiali

Mi occupo di cromoterapia emozionale, per aiutare ad individuare, attraverso un Color-Test ludico ed originale, i colori chiave per il benessere quotidiano.

In parallelo mi occupo di armonizzazione degli ambienti, attraverso l’utilizzo di tecniche organizzative e energetiche.