Di Silvia Bevilacqua

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Adoro il turchese ma può risultare sfacciato, esageratamente entusiasta ed eccessivamente invadente per chi predilige le tonalità pastello.

Il turchese soprattutto non sempre si adatta alla palette colori. Forse hai una palette dai colori più caldi, più tenui o più neutri. Quello che meglio si addice al tuo brand.

Il turchese è però il colore del cielo nelle giornate di sole e quello degli specchi d’acqua. È un colore che compare spesso sullo sfondo delle tue immagini all’aria aperta. Invade le fotografie, come i video, che finiscono per non allinearsi al tuo feed di Instagram, alla tua bacheca Pinterest o allo stile del tuo blog.

Ti sarà capitato di avere delle immagini che ti piacciono ma risultano inutilizzabili perché hanno uno sfondo troppo turchese per allinearsi alla tua moodboard.

C’è un rimedio.

Il colore nelle foto è un’impressione, un punto di partenza, un canovaccio da modificare per creare le suggestioni che preferisci. Puoi trasformare i colori in tonalità completamente diverse, come ti sarà capitato di fare giocando con i filtri di Instagram Tokio, New York, Buenos Aires o quello che preferisci. Sono carini ma spesso non riescono a creare l’atmosfera che abbiamo in mente e soprattutto sono effetti stravisti sui social.

Ora ti propongo quattro foto con un cielo che spazia dal turchese al color verde acqua, dall’azzurro polvere alle sfumature violacee.

 

 

Sono quattro colorazioni tra le migliaia possibili da una stessa immagine. È bastato sperimentare con la luminosità e la saturazione dei colori, selezionare e aggiustare alcune tonalità per trasformare l’azzurro del cielo in tonalità più vivaci o spente.

Questi aggiustamenti del colore si possono realizzare con qualsiasi programma di editing fotografico e buona parte dei programmi di post produzione video. Non cambia molto, la teoria e la tecnica del colore sono esattamente le stesse.

Hai mai notato che i colori dei film non rispecchiano la realtà?

Il colore può creare l’atmosfera, può evolversi in relazione alla storia oppure sottolineare la situazione di un personaggio. Il colore, insieme alla musica, nell’arte cinematografica punta dritto alle emozioni dello spettatore. Colore e musica infatti suggeriscono, senza esplicitare: diventano così incredibilmente potenti nel trasmettere sensazioni, emozioni e suggestioni.

Il color grading è il settore della post produzione audiovisiva che si occupa esclusivamente di questo: modificare il colore di una pellicola per valorizzare la narrazione. Il colorista è colui che tira fuori dal materiale girato le tonalità che regista e direttore della fotografia hanno solo – fino a quel momento – immaginato.

Da Vinci Resolve è il software di riferimento per il color grading: è uno strumento professionale, incredibilmente performante e anche gratuito.

Esistono però altri programmi e app per telefonino con cui sperimentare la modifica del colore. InShot, nella versione pro, permette la modifica selettiva di luminosità, saturazione e profondità del colore. CapCut ha le stesse funzioni; è un’app completamente gratuita che riesce a stupirmi ad ogni aggiornamento.

Ecco un assaggio di CapCut nell’istantanea del telefonino.

 

 

 

Puoi continuare a scoprire le meraviglie della creazione e post-produzione video attraverso i video, articoli e caroselli che pubblico sul web!

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Silvia Bevilacqua

Creo video e insegno a farlo. Sono giornalista cresciuta nella sperimentazione del web e video maker votata alle situazioni estreme. Spiegare il linguaggio delle immagini – dalla teoria alla pratica – è la mia passione dall’era delle cassettine mini DV. Il canale YouTube immaginaTiVi è solo la creazione più recente, per condividere quanto ho scoperto in anni di studio, esperimenti ed errori. Credo che la rivoluzione digitale ci ha messo in tasca i super poteri per mostrare, documentare e narrare come un tempo era privilegio di poche TV. È una bella opportunità per chiunque abbia un’impresa STRAordinaria da raccontare.