Di Fabiana Pozzi

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“Sono convinto che cerchiamo la felicità nei posti sbagliati ed abbiamo riposto le nostre speranze su persone o cose che, semplicemente, non possono soddisfarci. Per quanto mi riguarda, sullo specchio sopra il lavandino ho scritto questa frase: “Ecco il viso della persona da cui dipende la tua felicità”.
(John Powell)

Felicità assoluta e relativa

Mi piace molto la frase di Powell presente all’inizio di questo articolo; l’ho scelta perché mi dà subito la possibilità di esordire con un concetto che per me, quando si parla di felicità, è fondamentale.

Nessuno può ritenersi fautore della tua felicità se non tu stessa. La felicità non può giungere dall’esterno né da qualcuno di diverso da te. E a tale proposito ti faccio subito una distinzione che chiarirà sicuramente molte sfumature.

Da quasi 10 anni pratico Buddismo e il concetto che ti illustrerò qui sotto arriva proprio da lì. Quando parliamo di felicità è opportuno che, prima di tutto, facciamo una netta distinzione tra Felicità Assoluta e Relativa.

La felicità relativa è sempre collegata al verificarsi di un evento esterno dal quale fai dipendere il tuo personale benessere o malessere. È una felicità effimera, che un’istante prima c’è e già l’istante dopo si è dissolta. Proprio per tale motivo è in grado di condizionare fortemente il tuo umore.

La felicità assoluta, invece, è una condizione di felicità interiore che non è condizionata da nulla, sgorga da dentro e non è legata a nessun evento, a nessuna persona e a niente di esterno.

Purtroppo nella società di oggi tendiamo più ad orientarci verso una ricerca della felicità relativa perché è più semplice da ottenere e non comporta di eseguire troppi lavori su se stessi. In realtà, come specificavo anche sopra, si tratta di una felicità assolutamente effimera che dura il semplice attimo di un momento.

Sviluppare la felicità assoluta richiede indubbiamente più sforzo, più impegno, più ricerca interiore ma è un lavoro che ha un risvolto decisamente sul medio e lungo tempo.

“La falsa felicità rende le persone altezzose e arroganti. La vera felicità le rende gioiose e le riempie di saggezza e compassione”.
Proverbio thailandese

La Felicità è una scelta

Proprio questa mattina ho scattato la foto che vedi come copertina di questo articolo creando sulla mia pagina Facebook un post che parla proprio di questo concetto: la felicità è una scelta.

Questo in parte riprende quanto ti ho indicato qualche riga fa ovvero che la tua felicità non dipende da nessun altro se non da te stessa. E in parte sottolinea che ogni giorno e in realtà in ogni istante abbiamo la possibilità di fare un’azione ben precisa con l’obiettivo di costruire la nostra felicità quotidiana.

Il fatto che la felicità sia una scelta significa che…
Che tu sia felice o no è completamente sotto la tua responsabilità.
Ovvero è proprio in base a come deciderai di reagire a quanto ti accadrà nella vita che stabilirai il tuo livello di felicità.

Es. Se qualcosa a cui hai dato davvero molto valore non si realizza, potrai prendertela con te stessa, con il mondo intero, sbraitare o lamentarti. Nulla cambierà l’esito della situazione e, reagendo in questo modo, con tutta probabilità starai affossando la tua felicità.
Se invece provi ad accogliere il fatto che la situazione è andata esattamente così e che se il tuo obiettivo non si è raggiunto è probabile che lì sotto ci sia un importante messaggio per te che richiede di essere colto, vedrai che magicamente ti sentirai felice anche per il solo fatto di esserti accorto di tutto questo. E in più la vita ti fornirà di certo un’altra occasione.

Certo, non ti sto dicendo che sia semplice. Ti sto ricordando che è possibile!
Ma cosa c’entra tutto questo con il colore arancione?

La vibrazione di questo colore parla di gioia, di felicità, di entusiasmo, di vivacità. È un colore caldo che riporta energia soprattutto a livello emotivo e ti carica di vitalità.

È un colore dal quale puoi lasciarti coinvolgere e che è in grado di sollevarti di leggerezza e serenità come se stessi surfando su una bellissima onda.

Tre piccole strategie

E dunque come fare per riportare felicità nella tua quotidianità?

Ti voglio indicare qui di seguito 3 semplicissimi strumenti o strategie che potrebbero apparirti come insignificanti ma che ti consiglio di inserire con costanza all’interno delle tue giornate:

1. Vesti di arancione
Considera di vestirti spesso di arancione per recuperare, attraverso il colore, la giusta vibrazione di felicità e serenità. È sufficiente che tu riesca a trovare anche solo un accessorio arancione che sarà comunque in grado, seppur piccolo, di sprigionare tutta la sua potenzialità.

2. Sii grata
Impara a ringraziare e rendila un’abitudine giornaliera. Ringrazia te stessa per tutto ciò che porti a termine ogni giorno, il cibo di cui ti nutri, la tua casa, i vestiti che indossi… Ma ringrazia anche il collega che ti fa arrabbiare perché è attraverso di lui che impari e conosci qualcosa di te.

3. Guardati allo specchio e sorridi
Quando passi davanti ad uno specchio, fermati qualche secondo, osservati, respira, e anche se vedi cose che non ti piacciono sussurrati parole dolci e fatti un bel sorriso.
Metti in atto questi piccoli accorgimenti con costanza e mi dirai se nella tua vita non inizia a diffondersi una sana vibrazione di felicità.

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Fabiana Pozzi

Mi chiamo Fabiana Pozzi e in ambito professionale amo definirmi una Creatrice di leggerezza.

Lavoro con le donne che hanno voglia di riconnettersi con la propria Unicità, di ritrovare il proprio spazio e di riscoprire il proprio equilibrio per assaporare leggerezza nella Vita di tutti i giorni.

Lo faccio attraverso un approccio completo che unisce Counseling, Fiori di Bach e Flower Massage perché ritengo che il benessere nasca dall’integrazione tra Mente, Anima e Corpo.