Di Maria Rosa Neri

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Sono felice ed emozionata di iniziare il meraviglioso percorso Sognosoloacolori.

Insieme ci addentreremo nei colori, andando a toccare tasti inaspettati e scoprendo aspetti anche meno conosciuti del colore.

Ogni mese ti racconterò il colore dal mio punto di vista, come consulente di immagine e donna curiosa attratta, da sempre, dalla forza comunicativa del colore, tanto da averlo utilizzato anche in alcuni ambienti della mia abitazione, oltre 15 anni fa: il mio bagno personale ha le pareti verdi, il bagno dei miei figli è rigato, le pareti della cucina sono gialle.

I colori che vediamo intorno a noi, i colori che indossiamo creano emozioni, con noi stesse e in chi ci incontra: emozioni e colori sono un’accoppiata vincente che si alimenta a vicenda.

Già nel 1909 l’artista russo Vassilij Kandiskij scriveva: “In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente l’anima. Il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde, l’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima. È chiaro che l’armonia dei colori è fondata solo su un principio: l’efficace contatto con l’anima. Questo fondamento si può definire principio della necessità interiore” (Lo spirituale nell’arte, V. Kandinskij).

Studiando il mondo dei colori, ho imparato che le emozioni che proviamo nei confronti dei colori, sono legati ai nostro ricordi ancestrali, da lì si creano gli ancoraggi spiegati poi dalla psicologia del colore.

La percezione visiva è quindi creata a tutti gli effetti dal nostro cervello che provoca risposte emotive e diverse reazioni.

Associamo ai colori delle emozioni, influenzati dal vissuto personale e anche dal contesto in cui viviamo e sulla base delle emozioni che associamo al colore, veniamo attratte da alcuni colori e prendiamo le distanze da altri colori.

Tutto questo avviene indipendentemente dal linguaggio dei colori perchè ogni colore porta con se significati positivi ed altri negativi.

Se chiudo gli occhi e penso al colore lavanda, la prima immagine che mi appare arriva direttamente al mio olfatto: è un campo di lavanda – avete presente i campi odorosi in Provenza ? -, con le spighe profumate, eleganti e rustiche al tempo stesso.

Amo molto l’odore della lavanda – con il suo sentore fresco e pulito – e l’ho sempre utilizzato nel guardaroba, così come amo spruzzare qualche goccia di lavanda sul cuscino: rilassa la mente e facilita il sonno.

Quando i miei figli erano piccoli – una vita fà ! – avevo fatto fare dei piccoli sacchetti portalavanda in cotone, in tessuto a pois per Matilde e in tessuto millerighe per Francesco, che disseminavo nei loro armadi <3.

La seconda immagine che mi appare è della regina Elisabetta con i suoi outfit in colori brillanti, il lavanda è uno dei colori che indossa spesso – insieme al giallo, verde, rosa e azzurro -, in varie sfumature, ovviamente abbinando gli accessori, the Queen ama il monocolore brillante :-), oltre alle spille e ai cappelli.

Sapete che la scelta di indossare colori vivaci è dovuta, oltre al gusto, anche a motivi di sicurezza? La regina necessita di essere sempre individuata facilmente tra la folla, per questioni di sicurezza.

Mille sfumature di lavanda interno_Maria Rosa Neri

Parlando di colori, il color lavanda è un colore abbastanza facile da indossare – deciso ma non troppo, illumina il volto. È così donante che è stato per molto tempo il colore preferito dalle signore giovani dentro, quindi era stato identificato come un colore da nonna.

Nel corso degli anni le cose sono cambiate ed è stata riconosciuta al color lavanda la versatilità e un certo allure, tant’è che sarà uno dei colori di punta del prossimo inverno, che lo vedrà protagonista anche come base per l’animalier, parlerò tra qualche tempo nel mio blog dei colori invernali, piccola anticipazione :-), adesso godiamoci l’estate!

Mille sfumature di lavanda interno2_Maria Rosa Neri

Il colore lavanda nella storia

Gli antichi greci e romani usavano la lavanda per lavare, ancora prima gli antichi egizi usavano l’olio di lavanda durante la mummificazione, sfruttando le proprietà antisettiche.

Durante il regno Elisabettiano si narra che le dame cucissero all’interno delle loro sottogonne dei sacchetti contenenti fiori di lavanda essiccati; probabilmente da questo fenomeno di costume è nata poi l’usanza della lavanda come profuma biancheria.

In origine il nome lavanda veniva usato solo per indicare i fiori della lavanda. In seguito, a partire dal 1930, venne usato anche per identificare i colori, raggrupandoli in 3 macro categorie: lavanda (identificato con il colore del fiore della lavanda), grigio lavanda, blu lavanda.

Negli USA il colore della pianta aromatica che simboleggia il romanticismo e la femminilità, era anche usato per indicare gli omosessuali, in modo dispregiativo.

Intorno agli anni 60, i gay venivano definiti “I ragazzi della lavanda“. Negli anni a venire l’appellativo dispregiativo è stato trasformato in uno dei loro simboli.

Daniel de Lucia, ricercatore di linguistica, ha introdotto qualche tempo fa in Italia la nozione di “Linguistica Lavanda“, che studia il linguaggio gergale degli omosessuali.

Il colore lavanda nella consulenza di immagine

Il colore lavanda è il risultato del mix tra rosso e blu, con prevalenza di blu e pertanto in armocromia viene definito un colore freddo. È uno dei colori che troviamo nella palette per la donna estate, che è appunto caratterizzata da sottotono freddo, con colori piuttosto chiari e con intensità medio-bassa. I capelli vanno dal biondo al castano ma sempre cenere, l’incarnato è rosato. Avete presente la bellezza di Diane Kruger?

Mille sfumature di lavanda interno 3_Maria Rosa Neri

La stagione cromatica estate è, in genere, valorizzata da colori freddi e un poco polverosi, che si armonizzano con le cromie naturali e non prendono il sopravvento.

Il mio meraviglioso lavoro è composto di tanti spicchi, ti ho appena accennato sopra allo spicchio dell’armocromia e adesso ti racconto di un’altra parte, molto intima e profonda, la parte relativa alla personalità di stile.

Lo stile coinvolge ed esprime le pieghe più profonde della personalità, con tutte le sue sfaccettature: il tuo stile rivela la tua personalità e stile di vita.

Quelle stesse caratteristiche che ti rendono speciale e unica si riflettono nelle tue scelte di abbigliamento – per i colori, i materiali, gli accessori e i colori – anche se non ne sei consapevole.

Il colore lavanda per esempio, viene scelto dalle donne con personalità di stile romantica/femminile, magari in tessuti impalpabili (chiffon, organza, mussola leggerissima, ecc.), stampe bucoliche, quadretti vichy, disegni paisley e pizzi leggeri. È la donna che preferisce forme arrotondate – femminili – sia nello stile che negli accessori e nell’hair style.

Per esempio Io amo e indosso le tonalità più vicine al viola, coerenti alla mia stagione cromatica inverno brillante e alla mia personalità di stile elegante.

E tu che rapporto hai con il lavanda? Se ti va di raccontarlo, sarò felice di leggerti e rispondere.

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Maria Rosa Neri

Sono Maria Rosa, consulente d’immagine & coach dedicata alle donne.

Amo fare il mio lavoro accompagnando le persone per scoprire il loro potenziale di immagine che porta benefici in tutti gli aspetti della loro vita, personale e professionale.

L’abbigliamento diventa espressione della personalità e si manifesta in uno stile che mostra l’unicità della persona.