Di Lucia Merico
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Ogni nuovo anno è magico, un inizio dorato che abbiamo il dovere di mantenere intatto nel suo splendore. Sembriamo riuscirci e siamo carichi di buoni propositi, ma dopo un po’ ci perdiamo nei meandri dei “lo faccio dopo” e distogliamo lo sguardo dall’oro prezioso col quale lo avevamo dipinto.
Elencare i motivi per i quali dimentichiamo i nostri buoni propositi è inutile. Preferisco concentrare l’energia su come rendere sempre più dorata e felice la mia vita. Se anche per te è così, non ti resta che continuare a leggere.
In quanto parte di un ciclo naturale, il mancato raggiungimento dei nostri obiettivi sembra avere radici molto profonde che toccano due elementi fondamentali e nutrienti della nostra esistenza: il “dolore” e la “saggezza”.
Se da una parte il dolore proviene dalla maniera con cui interpretiamo un’esperienza, l’altro lato può trasformare completamente ciò che proviamo rispetto a quanto è accaduto. La scelta è tra l’avere ragione, e quindi rimanere bloccati nel circolo vizioso del “sapevo che sarebbe andata così” o essere felici, trasformando il vecchio schema in un’opportunità.
Ciascuno di noi possiede la saggezza di trasmutare il dolore – indipendentemente dalla sua origine – nella sua forma guarita. Certo, non è semplice e sapete perché? Non ce lo hanno insegnato, ma possiamo sempre imparare.
Il primo passo d’oro sono le emozioni. È stato ampiamente provato che ci sono emozioni a favore della vita, come la gratitudine, la compassione e l’amore, capaci di promuovere guarigione non solo nel corpo fisico, ma in ogni area della nostra esistenza.
Dall’altra parte è dimostrato che le emozioni che remano contro la vita, come la rabbia, la paura, l’odio, la gelosia e la collera – tanto per citare le più utilizzate – facilitano l’insorgere di condizioni che costituiscono una minaccia per il nostro benessere generale.
“Al di là dei concetti di azione giusta o sbagliata, esiste un campo. Io vi aspetto in quel luogo” (Rumi)
Possiamo – proprio come Rumi – creare anche noi un luogo dove preparare la mente, il cuore e il corpo fisico per sostare un poco prima di ripartire. E in quel luogo solo nostro – ma che è terra di tutti – veniamo incoraggiati a creare anche solo per un momento, un’esperienza in cui viene sollevato il giudizio e la paura. In quel luogo sacro scegliamo la nostra preghiera e siamo grati a quel momento, che ci incoraggia a continuare e a benedire l’ostacolo, la sua causa e tutte le persone coinvolte.
“Tutto il tuo passato è andato eccetto la sua bellezza, e niente è rimasto se non una benedizione” (Un Corso in Miracoli)
Quando preghiamo a modo nostro, sentendo le parole provenire dal cuore e non dalla ragione, stiamo chiedendo che qualcosa avvenga, non solo per noi ma per tutte le persone coinvolte. E riceviamo sempre ciò che chiediamo con la forza del cuore.
Di fronte a un ostacolo, qualunque esso sia, entriamo nel nostro luogo di pace, facendoci dolcemente da parte lasciandoci guidare da Dio, dal maestro interiore, dall’energia o da chi vogliamo sia accanto a noi in quel momento. Accettiamo le parole che ci vengono offerte e doniamole così come le riceviamo.
“La nostra forza non è nel controllare, ma nell’ascolto silenzioso di ciò che ci racconta il cuore. Ascoltiamolo, sentiamolo e poi parliamo”
Ti ospito nel mio luogo interiore per consegnarti una preghiera che recito nei momenti di difficoltà: “Che la pace si estenda dalla mia mente alla tua”
Che tu possa iniziare questo nuovo anno con gioia e libertà, ricchezza, gratitudine e pace da condividere con chi ami. Questo è il mio augurio per te.
Lucia Merico
Classe 1957, dunque diversamente giovane e tante esperienze che spaziano dallo sciamanesimo alla programmazione neurolinguistica, dalle tecniche energetiche alla ricerca di sé attraverso il perdono. E poi il femminile declinabile al maschile, un libro: PROFESSIONE SPIRITUALCOACH Gesù è più felice quando viaggia in Porsche, scritto con intensità e che racconta la mia storia, uguale a quella di molte donne e uomini. E una missione: sostenere nella trasformazione chiunque desideri rendere la propria vita un capolavoro.
Ogni giorno, ogni attimo della mia vita è dedicato alla missione che ho scelto e accettato, e ogni persona che entra in contatto con la mia energia – puoi starne certa – conosce un po’ di più sé stessa, e viceversa.
Ho una visione che ispira e guida il mio cammino, appoggiando le basi sulla volontà di generare un mondo fatto di persone che conoscono profondamente e consapevolmente sé stesse e il proprio scopo di vita per un’evoluzione necessaria e planetaria. Ambiziosa visione? Certamente, ne sono consapevole.
Ci vediamo presto.
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