Di Elena Mazzali

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Forse non siamo abituati a portare il colore viola a tavola, data la tonalità scura si tende a metterla da parte ma non lasciamoci ingannare perchè il colore viola è una tonalità molto potente. Tanto che negli ultimi anni possiamo notare l’ingresso nelle cucine anche di materie prime diverse dalle più comuni caratterizzate sempre da questo colore.

Il colore deriva dalla presenza di composti bioattivi appartenenti alle antocianine, alla famiglia dei flavonoidi in pratica, e grazie alla famosa attività antiossidante sono ingredienti che prevengono malattie croniche come le cardiovascolari, il diabete, l’infiammazione e alcuni tumori.

Se vi state domandando “quali sono le materie prime violacee?” Beh vi posso dire che oltre ai classici mirtilli, le prugne susine, l’uva scura, le melanzane con le diverse sfumature, le rape, le more, i cavoli ed i cappucci troviamo anche le patate viola fra i principali ingredienti della spiritualità settembrina.

Solitamente le patate viola vengono chiamate con il nome comune di “vitelotte” quindi potresti trovarle con questa etichetta fra i banchi della verdura

Quanto è nutriente?

Non solo il colore raccoglie tutta la bellezza del viola ma un simile tubero racchiude in sé un importante valore nutrizionale. Difatti sono prive di lattosio, glutine e colesterolo. Sono ricche anche di potassio, zinco e altre vitamine.

Pure come carboidrato la patata viola apporta un valore energetico molto alto, per questo motivo consiglio di utilizzarle come sostituto di pasta e pane oppure in abbinamento ai piatti di carne e pesce ma in quantità moderata.

Come si conserva?

La patata viola non richiede una conservazione tanto diversa dalle altre varietà sorelle. Infatti consiglio di conservare in un luogo fresco e asciutto per evitare la formazione di germogli che aumentano anche la solanina. Elemento questo che crea disturbi al nostro sistema nervoso e gastrico con infiammazioni elevate.

Come si cucina?

E dopo tutto questo super valore nutrizionale, andiamo a cucinare le patate viola!

Come si possono preparare? Iniziamo dalla semplicità così da assaporare tutto il gusto di questo tubero.

Purè di patate viola

Ingredienti

  • 500 gr di patate viola
  • 50 gr di burro (anche chiarificato)
  • 100 ml di latte per iniziare ma tenete pronto 400 ml (meglio intero o parzialmente scremato)
  • sale e pepe q.b.
  • noce moscata 2 grattate
  • crostini ed erba cipollina a piacere (facoltativi)

Procedimento

Per mantenere tutti i sapori dei tuberi viola, consiglio di cuocere mediante il vapore. Infatti la patata viola in particolare, ma lo stesso concetto si applica a tutte le verdure, a contatto con l’acqua disperde i suoi nutrienti.

Al contrario, la cottura a vapore cuoce tramite il vapore che fuoriesce dalla vaschetta sottostante il piatto di contenimento. Questo processo garantisce il mantenimento di colore, succhi e tutti i nutrienti del tubero.

Passiamo le patate sotto l’acqua corrente per pulirle per bene e togliere tutto il terriccio. Procediamo con un taglio a metà e riponiamo tutti gli spicchi nella vaporiera a testa in giù. La temperatura ed il tempo dipende dal modello che utilizzate, ad esempio la mia versione è automatica e in 35-40 minuti cuoce. Date un’occhiata al manuale d’istruzione del vostro apparecchio per essere sicure.

Una volta trascorso questo tempo, iniziamo a sbucciare senza scottarci le dita e riponiamo la polpa nello schiacciapatate.

All’interno del contenitore lasciamo sciogliere il burro a fuoco lento e successivamente schiacciamo la polpa delle patate al suo interno. Con la frusta o una marisa rigida mescoliamo di continuo per non fare raggrumare il composto. Ricordiamoci che il tutto si deve amalgamare e diventare cremoso.

Ora è il momento del latte: la patata viola richiede molto liquido, in questo caso consiglio di versare il latte poco per volta iniziando con 100 ml. Continuando a mescolare finchè non si amalgama del tutto. Se necessario per fare diventare il composto cremoso aggiungere ancora 100 ml di latte.

Salare e unire 2 spolverate di noce moscata.

Continuare a mescolare, togliere dal fuoco e servire caldo non appena inizia a sobbollire.

Aggiungere una cucchiaiata di parmigiano – reggiano 36 mesi per rendere questa ricetta ancora più gustosa.

Guarnire con erba cipollina e piccoli crostini a piacere.

Sicuramente il nostro spirito autunnale ne beneficerà,

buon appetito!

Rasdora

Elena Mazzali

Elena Mazzali

Mi chiamo Elena meglio conosciuta come Rasdora, donna di Casa Emilia e Romagna.
Con la mia filosofia di cucina tradizionale, d’un tempo, e sostenibile aiuto coloro che desiderano portare in tavola piatti buoni e genuini. Fatti con amore.
Pasta fresca, deliziosi sughi di stagione e dolci coccole sono le principali preparazioni che puoi trovare nel mio ricettario e porto a casa tua. Preparazioni ricche di colore per un maggiore benessere.

www.unarasdorasingleincucina.it