Di Lisa Massei

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Come può aiutarti la gratitudine a migliorare nel lavoro e nella vita privata?

 

Essere grati significa aprirsi alla vita.
(Lisa Massei)

Apro con questa frase l’articolo, ti piace? Adesso però faccio una piccola premessa: prima di aprirmi al concetto di gratitudine che vedevo imperare nel web ho avuto qualche resistenza. Ho spesso pensato che fosse una roba newage che faceva poco per me, di cui sentivo scarso trasporto, insomma. Questo è ciò che diceva la parte di me razionale, ma poi, siccome mi conosco, ho pensato di mettermi un attimo in discussione e, per prove ed errori ho iniziato a fare esercizi di scrittura (come il diario della gratitudine) che inizialmente non mi prendevano in alcun modo. Il viaggio verso la scoperta della gratitudine lo devo a Silvia Lanfranchi, che dando spunti su alternative al diario e parlando di gratitudine anche in senso lato, mi ha permesso di scoprire due cose interessanti: la prima è che già la praticavo, senza esserne pienamente consapevole; la seconda è che se c’è un inghippo puoi usare, come sempre, il pensiero laterale, ovvero: se il diario non funziona, perché non trovare altri modi per approcciarti alla gratitudine?
Così ho trovato il mio… E solo dopo il classico diario della gratitudine ha iniziato a funzionare.
La motivazione e la caparbietà mi hanno portato ad amare la gratitudine e a trovare il mio modo personale di viverla. Il punto è proprio qui, secondo me. Spesso nel web si trovano consigli pratici (che fanno pure comodo) ma che sembrano dei dictat, ovvero che se segui quell’esercizio avrai risultato assicurato. Qui sta il nodo da sciogliere (spesso) se vedi che l’esercizio non funziona. Forse c’è un altro modo per raggiungere il risultato che cerchi? Puoi modificare l’esercizio e adattarlo a te stessa?
La risposta spesso è “si”.

La gratitudine per me

La gratitudine per me passa prima di tutto dal mettersi in ascolto, ovvero sentire il proprio corpo. Per farlo puoi scegliere vari modi, fra cui la meditazione, se già la pratichi, ma anche una semplice passeggiata consapevole, ovvero passeggiare con calma, sentendo i propri passi, se puoi in un parco, in un bosco, se non puoi anche in città, ma osservando con attenzione e “occhi nuovi” ciò che ti circonda.
Provare a pensare prima a cosa hai, poi a cosa ti manca. Tendenzialmente facciamo all’inverso, non è vero?
Prima di arrivare ai desideri, ama ciò che hai. Il che non significa che devi smettere di desiderare, ma di lasciare che il desiderio non diventi frustrazione, ma un sogno che si possa davvero concretizzare in un obiettivo.
Liberarsi del superfluo. E’ una cosa a cui siamo poco abituati, ma che è fondamentale. Mettersi nell’ottica che avere poco attrae il nuovo, non fa proprio parte della nostra cultura. Prova a partire da una stanza qualsiasi della tua casa e a verificare di cosa hai davvero bisogno e liberati di cose che sono lì da secoli in attesa di essere usate (non sto parlando solo del tuo guardaroba, ma pure di quello). Regala, butta, liberati e lascia spazio al nuovo.

La gratitudine come può aiutarti nel lavoro e nella vita privata?

Come dicevo all’inizio: essere grati significa aprirsi alla vita. Se riesci a trovare il tuo modo di praticare la gratitudine potrai vedere dei risultati sia nel tuo lavoro che nella vita privata, perché sarai più in ascolto di te, di ciò che ti circonda, sarai in grado di amare ciò che hai e sentirne la forza, l’energia. Questo potrà migliorare il tuo stato d’animo e alleggerire i tuoi pensieri. Va da sé che aprirsi alla vita migliora la capacità di stare con gli altri, creare connessioni autentiche, essere presenti a se stesse e quindi lavorare con più concentrazione e consapevolezza.

Alcuni spunti di gratitudine:

  • fare un piccolo dono a un’amica anche se non c’è una ricorrenza;
  • metterti in ascolto di te (con una passeggiata, una coccola a te stessa);
  • riempire un barattolo ogni giorno con piccole frasi di abbonata (es. oggi sono felice perché ho visto un tramonto pazzesco);

Lo so, detto così sembra semplice, quando i percorsi di vita semplici non lo sono quasi mai. Questo articolo è uno spunto di riflessione condivisa. Ma ti consiglio di rivolgerti ad un professionista se senti che ne hai bisogno.

 

La mia rubrica: Il mio collage a colori

[In questa mia rubrica, ogni mese ti parlerò di vari argomenti legati al colore e al collage, in particolare usando la tecnica del SoulCollage® di cui puoi leggere maggiori spunti e informazioni sul mio sito (https://www.lisamassei.it)].
Come sempre ti presento la mia carta di SoulCollage® e ti chiedo di osservarla senza esprimere giudizi ma semplicemente di guardarla in silenzio, ricordandoti che è comunque una parte di me, delicata e da “trattare con cura”. Ok?
Se hai dubbi o curiosità sul SoulCollage® puoi contattarmi, sarò felice di risponderti e ti ricordo che lavoro molto con questo metodo e che faccio anche la formazione per imparare a creare il proprio mazzo personale (Formazione SoulCollage® corso base).

Per realizzare la mia carta, mi sono ispirata al colore Oro bangkok e al senso di leggerezza, pulizia e libertà che mi lascia lavorare su di me con la gratitudine. Il primo simbolo che mi è venuto in mente è stata una piuma.


Sono la piuma della consapevolezza che porta oro, luce e abbondanza. Sono la piuma che sa, che scrive e fa il solletico. Sono la piuma che sa volare, che insieme ad altre piume costruisce il respiro verso l’infinito.
Sono qui oggi per dirti di ricordarti di me. Ringrazia per le piccole cose, ringrazia il tuo respiro, ringrazia il tuo corpo, ringrazia la tua presenza a te stessa. Scrivi di te.

 

Adesso prova a creare anche tu una carta…

Per farlo ti occorre: un cartoncino di 12,5 x 20 cm forbici e colla. Io ti lascio questa immagine, ma tu puoi trovarle uno sfondo che ti piace. Per non usare immagini coperte da copyrightht ti consiglio di cercare uno sfondo in questi siti (https://www.unsplash.com/ e https://www.pixabay.com/it/) ma se preferisci puoi usare anche ritagli di giornale (che però sono soggetti a copyright) o carte a tinta unita.
Allora… Che carta faresti con questa immagine? Cosa senti quando la guardi?

Bonus con palette personalizzata

Se desideri avere una palette personalizzata ispirata alla tua carta, puoi inviare una foto della carta a ciao@michilab.com e Michela ti invierà la tua bellissima palette. Che aspetti?

 

Lisa-Massei-Arteterapia

 

Lisa Massei

Mi chiamo Lisa e amo il mio lavoro perché mi mette in discussione e mi fa crescere ogni giorno. L’arteterapia e la creatività mi hanno cambiato la vita, sono una forma di cura per me importantissima. Una base da cui partire o ripartire. Il mio sogno è che arte e creatività possano costellare ogni persona e ogni famiglia. La mia missione è affiancarti in questo cambiamento di benessere quotidiano.