Di Lisa Massei

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Classe, dignità ed eleganza non saranno mai fuori moda.
(Anonimo)

Praticare l’eleganza. Cosa significa questa frase? Per me significa essere eleganti nei modi. Non sono gli abiti, gli oggetti a rendere elegante una conversazione, certo, possono fare da contorno, ma quello che rende elegante una persona sono i modi con cui riesce a trasmettere anche concetti difficili, potenzialmente polemici, negoziare senza far sentire l’altro sopraffatto. Parlare di soldi senza “smaniare per i soldi” o evitare l’argomento, sperando che “sia sottinteso”.

Trovo che praticare l’eleganza sia importantissimo nella libera professione, e di per sé è un argomento un po’ delicato da introdurre.

Tu, cosa ne pensi? Come ti senti rispetto a queste sensazioni, comportamenti legati ai soldi?

Quali valori associ ai soldi? Sono positivi o negativi?

Ma torniamo all’eleganza: ti sei mai chiesta se l’eleganza è una dote o qualcosa che si può acquisire?
Io ho sempre pensato che sia in una certa misura innata. Con il tempo ho iniziato a pensare che sia anche legata alla crescita personale. Forse, in una certa misura si diventa eleganti o, più eleganti, se si è cresciuti dentro, se dentro di noi qualcosa si è trasformato, insomma.

Tu cosa trovi particolarmente elegante?
Quando definisci un comportamento elegante?

L’eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell’essere in apparire.
(Jean Paul Sartre)
 

Elegante, dal latino eligere = scegliere, sorge da un’azione esatta: lo scegliere, l’eleggere.
Quando definiamo qualcuno “elegante” non ci riferiamo solamente al suo modo di vestire magari “alla moda”, bensì a qualcosa di più profondo che si cela dentro l’anima.

A volte è il portamento, più che l’abito, a rendere una persona elegante. Oppure un gesto, il tono della voce. È così che l’eleganza diviene un abito che permea i nostri comportamenti, ci fa essere capaci di stare con tutti e ci fa apprezzare il mondo con sguardo sincero. Elegante, mi viene da aggiungere, è proprio una crescita interiore che mi permette di essere, di stare, di essere centrata e consapevole. Stabile e, in una certa misura, anche distante (ma non fredda). Forse sono sottigliezze, ma sono quelle sottigliezze che mi rendono protetta e professionale, calda ma consapevole dei confini.

In una delle prime prove video che ho fatto, iniziai a parlare dei soldi come concetto di “figura/sfondo”, ovvero: come entrano in relazione fra il professionista e il cliente e quanto sia facile far trasparire le proprie paure rispetto ai soldi.
Mi spiego meglio: ti è mai successo di andare da un professionista e renderti conto che pensava solo ai soldi? O che era in ansia quando doveva dirti la sua tariffa?

Secondo me soldi ed eleganza sono due concetti che vanno a braccetto, ma c’è dell’altro, ovviamente…
I soldi nella relazione professionale stabiliscono una protezione, mettono chiarezza fra ruoli e confini.

Per tutte queste ragioni (e anche altre) è importante fare un percorso di autoconsapevolezza rispetto ai soldi.

Hai mai riflettuto su come ti poni quando devi esporre le tue tariffe? Quali pensieri hai? Hai paura che le persone ti dicano che non hanno soldi?
Hai paura che gli altri non ti diano il valore che meriti? Oppure hai paura tu stessa di non meritare quel valore?

 

Dunque, come praticare l’eleganza?

Un primo passo è essere consapevoli dei propri limiti e dei propri dialoghi interni, ovvero cosa mi dico quando devo fare dei conti, proporre le mie tariffe, scrivere o telefonare ad un cliente che non mi ha ancora pagato.

Quando sono consapevole dei miei limiti è importante non fare lo struzzo e iniziare a lavorare sulle mie debolezze. Io non sono della scuola che tutti i limiti siano superabili, a volte bisogna anche fare i conti con dei limiti. In larga misura è importante mettersi anche in discussione. Per farlo prova a chiederti: cosa vorrei cambiare del mio rapporto con i soldi? Oppure: cosa non funziona nelle relazioni professionali che ho con le mie clienti?

Come ultimo spunto ti suggerisco di creare un rituale ogni mattina. Un piccolo gesto, come mettere un fiore sul tavolo dove fai colazione, o estrarre una carta d’ispirazione, accendere una candela. Nel fare questi gesti cerca di essere presente a te stessa. Stai nelle sensazioni, in altre parole, falli con anima, spirito e corpo.

 

La mia rubrica: Il mio collage a colori

[In questa mia rubrica, ogni mese ti parlerò di vari argomenti legati al colore e al collage, in particolare usando la tecnica del SoulCollage® di cui puoi leggere maggiori spunti e informazioni sul mio sito (https://www.lisamassei.it)].
Come sempre ti presento la mia carta di SoulCollage® e ti chiedo di osservarla senza esprimere giudizi ma semplicemente di guardarla in silenzio, ricordandoti che è comunque una parte di me, delicata e da “trattare con cura”. Ok?
Se hai dubbi o curiosità sul SoulCollage® puoi contattarmi, sarò felice di risponderti e ti ricordo che lavoro molto con questo metodo e che faccio anche la formazione per imparare a creare il proprio mazzo personale (Formazione SoulCollage® corso base).

Questo mese ho creato una carta in cui ho usato come sfondo un quadro smeraldo di Rosa e Turchese che ringrazio per avermi ispirata. Ho poi trovato una figura che istintivamente sentivo che stava bene con quello sfondo. Per me è una carta che esprime profondità e centratura, esserci nell’essenziale, essere ferme con lo sguardo e le intenzioni.

 

 

Sono colei che osserva con calma, attende con leggerezza. Sono colei che conosce bene il suo corpo perché lo ascolta. Sono colei che si immerge nel potere femminile traendo l’essenza positiva e intuisce e riconosce l’aggressività distruttiva e la guarda con attenzione, la ascolta nel profondo e poi la libera come petali nell’aria che nell’acqua del lago si posano.

Sono qui oggi per dirti: “ascolta il tuo corpo, ti guiderà lontano”.

Che consiglio hai da darmi sulla mia visione?

La tua visione è molto profonda, ti porta lontano nel tempo passato, per guidarti lontano nel futuro.

La tua casa è il tuo corpo. Curando il corpo troverai la tua casa.

Che cosa desideri da me? Ascolta te stessa.

 

Come vedi consultare una carta attraverso questo metodo diventa un dialogo profondo. Io a questa carta ho chiesto consigli sulla mia visione lavorativa e mi ha naturalmente risposto a messaggi e temi che per me sono importanti, come il corpo e la casa.

 

Adesso prova a creare anche tu una carta…

Per farlo ti occorre: un cartoncino di 12,5 x 20 cm forbici e colla. Io ti lascio questa immagine, ma tu puoi trovarle uno sfondo che ti piace. Per non usare immagini coperte da copyrightht ti consiglio di cercare uno sfondo in questi siti (https://unsplash.com/ e https://pixabay.com/it/) ma se preferisci puoi usare anche ritagli di giornale (che però sono soggetti a copyright) o carte a tinta unita.
Allora… Che carta faresti con questa immagine? Cosa senti quando la guardi?

 

 

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Lisa Massei

Mi chiamo Lisa e amo il mio lavoro perché mi mette in discussione e mi fa crescere ogni giorno. L’arteterapia e la creatività mi hanno cambiato la vita, sono una forma di cura per me importantissima. Una base da cui partire o ripartire. Il mio sogno è che arte e creatività possano costellare ogni persona e ogni famiglia. La mia missione è affiancarti in questo cambiamento di benessere quotidiano.