Di Edy Tassi

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Tanti anni fa, quando studiavo letteratura tedesca all’università, ho conosciuto una docente che, per molti versi, mi ha cambiato la vita. Era una donna eccezionale, sembrava un’attrice di Hollywood e insegnava in un corso monografico dedicato alle fiabe. Grazie a questo corso, mi sono avvicinata con meraviglia allo studio dell’esoterismo e alla fine mi sono laureata scrivendo un’interpretazione teosofica delle fiabe dei fratelli Grimm.

Lo studio necessario per affrontare la stesura di questa tesi mi ha portata ad approfondire numerose tematiche, tra le quali il concetto di doppio eterico e di chakra. I chakra sono elementi costitutivi del doppio eterico e ciascuno di essi è rappresentato da un colore. In particolare, il quarto chakra, quello del cuore, è verde.

Questo mi ha dato lo spunto per il mio articolo del mese.

 

Scrivere con il cuore

La scrittura può avere molte funzioni. Scrivi per comunicare, per annotare, per insegnare, per raccontare, per accusare o difendere, per aiutare, per tramandare e per ragionare. La scrittura è lo strumento attraverso cui il pensiero si materializza e diventa strumento e patrimonio.

Quando scrivi, non puoi farlo senza metterci, sempre e comunque, un po’ di te.

Parla di te lo strumento che scegli: un quaderno di carta riciclata o super patinato, un tablet o un pc, o magari una parete di casa. Forse sei una che scrive con la matita, perché vuole poter cancellare, o che sceglie la stilografica. L’inchiostro sempre nero o sempre blu.

Ma la tua scrittura parla di te anche nel registro, nelle parole che usi, nella punteggiatura e nella lunghezza delle frasi.

Ovviamente, parla di te quello che scrivi.

Tra i tanti tipi di scrittura, però, quella più profonda e coinvolgente, quella che serve a te, per parlare davvero di te, è la scrittura fatta con il cuore.

Gli inglesi dicono “writing from the heart”. Cosa significa?

Può voler dire un sacco di cose. Scrivere cose belle, scrivere la verità, scrivere di sentimenti, scrivere di cose dolorose, scrivere di cose di cui ci si vergogna, di cui si ha paura, scrivere cose che non si vorrebbero scrivere.

La scrittura è istinto e necessità. Anche chi lo fa pochissimo, quando scrive sente la potenza del pensiero che scivola dalla mente lungo le braccia, trasportato dal sangue che si carica di significato e muove il polso, le dita, per tracciare segni minuscoli, in una grafia diversa per ciascuna di noi, diversa anche se stai scrivendo al computer, perché perfino il cursore sembra percepire l’intensità delle tue parole.

 

Scrivi per te

Concediti qualche minuto di riflessione e pensa a un fatto, a un’esperienza che per te ha un certa importanza. Può essere un fatto divertente, un evento doloroso, un episodio che ha sancito un momento di passaggio. Sei libera di scegliere qualsiasi cosa.

Quando hai scelto, prendi un foglio e scrivi, di getto, tutto quello che vuoi su questo evento. Raccontalo a te stessa e solo a te stessa, senza pensare, senza ragionare, senza ritornare sulle frasi. Non importa se ci sono ripetizioni, errori, cancellature. Scrivi tutto quello che ti sembra necessario scrivere, fino a quando non ti senti svuotata e ti sembra che l’evento si sia riversato completamente sulla carta.

Ora che hai finito, come ti senti? Quali emozioni, sensazioni, reazioni hai percepito dentro di te, mentre scrivevi? E adesso che hai finito? Forse ti senti sollevata, forse hai riso, magari ti sei commossa.

Conserva dentro di te queste emozioni, memorizzale, cristallizzale.

 

Scrivi per gli altri

Adesso, prova a riscrivere lo stesso episodio, ma con l’intento di raccontarlo a qualcun altro. Scegli un destinatario. Potrebbe essere un’amica, uno sconosciuto, tuo marito. Magari la stessa persona che ti ha ferita o divertita. Oppure puoi scegliere di scrivere come se lo raccontassi a una platea, durante una conferenza, un seminario, un TedTalk, perché no?

Quando hai finito, osserva quello che hai scritto e confrontalo con lo stesso evento che hai raccontato solo a te stessa. E prova a mettere a fuoco le risposte a queste domande:

Nel testo, nella forma, nel contenuto, è cambiato qualcosa?

Ci sono elementi che in una versione o nell’altra hai taciuto o aggiunto? Perché? Forse te ne sei ricordata dopo? Forse hai preferito censurarli?

Cosa provi leggendo le due versioni?

Cosa ti rivelano di te stessa?

Quale ti rivela qualcosa di più? Quella scritta di getto, o quella più razionale e pensata per essere letta?

Pensi di essere riuscita a trasmettere qualcosa, riesci a trovare un messaggio, un senso a quello che hai scritto?

Questo lavoro ti permette di studiare la tua scrittura e verificare in che modo cambia, quando scrivi per te o per gli altri, rompendo la barriera che, istintivamente, mettiamo tra l’una e l’altra. E ti aiuta a individuare gli elementi “del cuore” che possono manifestarsi in quello che scrivi, in modo che tu possa consapevolmente decidere di usarli per trasmettere più verità ed emozione.

 

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Letture color smeraldo

 

 

IL SENTIERO DEI PROFUMI

di Cristina Caboni

Garzanti

Cristina Caboni è un’autrice delicata, che scrive storie ariose e allo stesso tempo dense. Qui, ci apre le porte della profumeria, dove i “nasi” riescono a creare bouquet sofisticati e preziosi. Un mondo di sensibilità nel quale si muove una protagonista baciata dal dono straordinario di saper creare il profumo giusto per ogni sua cliente.

 

IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE

di Clara Sánchez

Garzanti

Trad. Enrica Budetta

La tranquillità spesso è una tenda che nasconde le ombre. Basta il riverbero del sole, ed ecco che queste appaiono, come nel romanzo della Sánchez, che parla di un mondo pieno di luce. Ma più c’è luce e più le ombre si evidenziano. Ombre che hanno a che fare con la Storia con la S maiuscola e con il destino di persone che si illudono di poterle sfuggire. Un romanzo scritto come una storia d’amore, crudele come un thriller.

 

MI DICEVANO CHE ERO TROPPO SENSIBILE

di Federica Bosco

Vallardi

“Cosa vuole…, è una bambina sensibile.” Se non ti è mai capitato che qualcuno dicesse questa cosa di te, quando eri piccola, magari in tono di scuse, allora fai finta di niente. Ma se ti riconosci in quella bambina sensibile, non perderti il libro che la Bosco ha dedicato agli ipersensibili. Creature con la corazza porosa, con lunghe antenne e un cuore e un cervello che continuano a scambiarsi di posto senza trovare mai pace.

 

Ci vediamo il mese prossimo, con tante altre Pagine a colori.

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Edy Tassi

Vivo vicino al lago di Como, ma dalla mia finestra vedo le cime del Monte Rosa. Sono una traduttrice e un’autrice. Ho tradotto più di settanta libri per Piemme, Feltrinelli, Kovalski, Morellini e Harlequin Mondadori. Ho pubblicato due romanzi rosa con Harlequin Mondadori, una commedia romantica con HarperCollinsItalia e una serie di romanzi dedicati alla danza con EmmaBooks. Sono appassionata di manuali e ne ho scritto uno io stessa, intitolato “Scrivere Rosa”. Credo nella magia dei libri e mi piace aiutare le donne a raccontare il tesoro di storie che hanno dentro di sé con i consigli e i servizi che offro sul mio sito.

Ho un marito e due figlie ai quali cerco pazientemente di insegnare che quando sono seduta sul divano con un libro in mano… sto lavorando! (Quasi sempre, almeno)