Di Edy Tassi

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Da brava grafomane, sin da bambina non mi sono mai lasciata sfuggire la possibilità di scrivere ogni anno una lunga, dettagliata letterina a Babbo Natale. Abitavo in una casa piuttosto grande e per mia madre era facile aiutarmi a coltivare la convinzione che i regali li portasse quel panciuto signore vestito di rosso (un colore che, se hai letto il mio post di novembre, non è tra i miei preferiti ma che in quella circostanza, ovviamente, riuscivo benissimo a tollerare), trovando ogni volta nascondigli diversi in cui tenerli fino alla notte del ventiquattro dicembre. E ricordo ancora la meraviglia con cui, la mattina di Natale, entravo in un salotto colmo di pacchetti luccicanti, saltati fuori, davvero, come per magia.

Finché, un anno, del tutto per caso, sono incappata nel “nascondiglio”. E se all’inizio ho provato una grande euforia per quella scoperta, poi la delusione è stata grandissima e ho smesso di scrivere letterine. La magia era scomparsa.

 

La letterina utile

Non ho più scritto a Babbo Natale per anni. Anzi, per decenni. Fino a quando non mi sono sposata e ho scoperto che se Babbo Natale non esisteva, esisteva però un marito che ogni anno non aveva la più pallida idea di cosa regalarmi.

Dopo una serie di regali pieni di amore, ma totalmente sbagliati (lo so a cosa pensi, l’importante è il pensiero, ma quando il pensiero si materializza sotto forma di canottiera di lana… hai presente? Sì, proprio una di quelle un po’ gialline e urticanti che oggi come oggi devi anche impegnarti parecchio per trovarle, un qualche intervento ci vuole!), ho preso spunto da una mia amica e ho ricominciato a scrivere la letterina al mio Babbo Natale personale.

Se vuoi, è un suggerimento che ti passo volentieri. La letterina non è un elenco di voci da spuntare obbligatoriamente dalla prima all’ultima, ma mio marito è molto sollevato di non dover più brancolare nel buio e io posso guardare ai pacchetti sotto l’albero con una certa dose di fiduciosa curiosità.

 

 

Scrivi per te

Se invece questo mio stratagemma puzza troppo di consumismo, allora ti propongo un altro tipo di letterina che, sono sicura, incontrerà la tua approvazione.

Una letterina di famiglia.

Ai primi di dicembre, magari nel giorno in cui tradizionalmente tu e i tuoi cari fate l’albero e il presepe, ritagliati un momento per sederti con tutta la famiglia al tavolo o sul divano con una bella tazza di tè o di cioccolata e una fetta di torta appena sfornata.

Prendi un foglio e comincia con il più classico dei “Caro Babbo Natale…” poi, scrivi quello che vorresti che Babbo Natale regalasse alla tua famiglia.

I desideri possono riguardare il tempo insieme, i progetti, l’atmosfera, insomma qualcosa che renderebbe la vostra famiglia più bella, più unita, più felice.

Scegli un dono, quello che per te è più importante.

Poi, come in quel gioco per bambini, dove ognuno scrive un pezzettino di una storia che rimane segreto agli altri, piega la letterina e consegnala a chi ti sta accanto, che a sua volta scriverà quello che per lui è il dono più importante da chiedere a Babbo Natale.

Di famigliare in famigliare, dai tuoi figli ai nonni, fai passare il foglio a tutti, fino a quando torna a te. A questo punto avrai in mano una specie di fisarmonica di carta, piena di desideri meravigliosi.

Legala con un bel nastro e appendila tra i rami dell’albero.

Ognuno di voi conosce solo il proprio desiderio. Ora, nei giorni che mancano al Natale, scegliete un piccolo gesto che metterete in pratica fino al 25 dicembre per aiutare Babbo Natale a realizzare il vostro desiderio. Non parlatene tra voi. Fatelo e basta. E se notate qualcosa di strano, di diverso, nei vostri comportamenti reciproci (tuo marito che stende il bucato, i tuoi figli che non fanno storie per andare a letto, tu che cucini qualcosa di speciale), non fate commenti sorpresi o sarcastici, ma accogliete i gesti con un sorriso.

Il giorno di Natale, aprite la letterina e leggete tutti insieme i vostri desideri. Ce ne sono di simili? E come hanno cominciato a trasformarsi in realtà grazie ai vostri gesti quotidiani? Com’è cambiata l’atmosfera in casa, grazie a essi?

Insieme, decidete quali gesti vale la pena di portare avanti, quali hanno trasformato di più la vostra famiglia, avvicinandola all’ideale che desiderate. Scegliete di farli diventare un’abitudine in modo che il dono che vi siete fatti questo Natale possa restare sempre con voi.

 

 

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Un consiglio di lettura

 

 

Non c’è gusto senza te

di Edy Tassi e Gloria Brolatti

Harper Collins Italia

 

Oggi, per la prima volta, ti consiglio un mio romanzo.

Dicembre è il periodo delle storie a lieto fine e delle commedie anche al cinema o alla televisione. Per questo, ho pensato di suggerirti la lettura di Non c’è gusto senza te.

La storia divertente di due personalità apparentemente inconciliabili, come l’acqua e l’olio, ma che grazie alla cucina e a un progetto top secret scoprono di potersi sciogliere e fondere come il cioccolato più denso e prezioso.

Perfetto per sorridere e ridere, per godersi il clima freddo con una tazza di tè in mano.

 

In questo momento il romanzo è disponibile su Amazon solo in formato cartaceo e contiene una serie di ricette golose al cacao, tutte da provare!

 

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Edy Tassi

Vivo vicino al lago di Como, ma dalla mia finestra vedo le cime del Monte Rosa. Sono una traduttrice e un’autrice. Ho tradotto più di settanta libri per Piemme, Feltrinelli, Kovalski, Morellini e Harlequin Mondadori. Ho pubblicato due romanzi rosa con Harlequin Mondadori, una commedia romantica con HarperCollinsItalia e una serie di romanzi dedicati alla danza con EmmaBooks. Sono appassionata di manuali e ne ho scritto uno io stessa, intitolato “Scrivere Rosa”. Credo nella magia dei libri e mi piace aiutare le donne a raccontare il tesoro di storie che hanno dentro di sé con i consigli e i servizi che offro sul mio sito.

Ho un marito e due figlie ai quali cerco pazientemente di insegnare che quando sono seduta sul divano con un libro in mano… sto lavorando! (Quasi sempre, almeno)